- 1 Che cosa è l'ipertensione?
- 2 Quando la pressione sanguigna è definita alta
- 3 Ipertensione e categorie a rischio
- 4 Regimi dietetici per curare l'ipertensione
- 5 Farmaci per l'alta pressione sanguigna
- 6 Attività fisica per combattere l'ipertensione
- 7 Trattamenti alternativi e naturali per l'ipotensione
Che cosa è l’ipertensione?
Definita come ipertensione, la pressione alta è la più comune malattia cardiovascolare.
La pressione del sangue è l’intensità della forza del cuore mentre pompa il sangue contro le pareti delle arterie e dei vasi sanguigni.
Così come avviene quando si gonfia un pallone di gomma, il sangue riempie le arterie fino a un determinato livello. La presenza di una eccessiva pressione di aria può danneggiare il pallone di gomma e, allo stesso modo, l’alta pressione sanguigna può creare danni alle arterie, favorendo eventi letali quali l’ictus o gravi episodi cardiaci.
La pressione alta non si manifesta con dei sintomi; è necessario effettuare la misurazione della pressione arteriosa per verificare una possibile condizione di ipertensione.
Quando la pressione sanguigna è definita alta
Quando si soffre di pressione arteriosa alta gli effetti nocivi sulle condizioni di salute, in generale, tendono ad aumentare coinvolgendo i vasi sanguigni, l’apparato renale e il cuore.
Per prevenire possibile complicanze a questi organi vitali, è importante che la pressione sanguigna registri valori che siano pari o minori a 120/80 mm. Hg.
Il primo valore, 120 mm. Hg., è il più alto e corrisponde alla pressione sistolica; il secondo, invece, 80 mm. Hg., il più basso, indica la pressione diastolica.
Se dopo avere svolto attività fisica si misura immediatamente la pressione, molto probabilmente, questa registra valori leggermente superiori a quelli normali; ma si tratterebbe, comunque, di una situazione che rientra nella norma dal momento che è naturale l’aumento e la diminuzione della pressione arteriosa in funzione della attività fisica che viene svolta e dello stato emotivo.
Ed è anche normale che i valori della pressione del sangue varino da soggetto a soggetto.
Se però questa rimane alta, indipendentemente da eventuali situazioni oggettive, è il caso di rivolgersi da un medico.
La pressione arteriosa è definita alta quando a seguito della misurazione si ha una lettura dei valori pari o superiori a 130/80 mm. Hg.
Alla presenza di valori come 180 su 120 mm. Hg. o superiori è opportuno richiedere, immediatamente, assistenza medica.
Molte persone con la pressione alta non si rendono conto di averla ed è per questo motivo che l’ipertensione è definita il killer silenzioso proprio perché, pur provocando gravi danni all’organismo, accade raramente che si presenti con dei sintomi.
Se non trattata in tempo, la pressione alta è la causa di seri problemi quali:
- Riduzione del campo visivo
- Attacchi di cuore
- Ictus
- Insufficienza renale
- Insufficienza cardiaca
Ipertensione e categorie a rischio
La pressione alta è più probabile che riguardi soggetti che hanno una storia famigliare di ipertensione e/o di malattie cardiache e di diabete.
Esistono poi altre categorie di soggetti a rischio di ipertensione:
- Adulti di età superiore ai 55 anni
- Soggetti in sovrappeso e obesi
- Soggetti con stress emotivi
- Soggetti diabetici
- Soggetti con carenza di attività fisica
- Soggetti che abusano di alcol e fumo
Stati di ipertensione si possono verificare anche in presenza delle seguenti condizioni:
- Dieta ricca di sale
- Somministrazione di farmaci FANS e decongestionanti
- Uso di cocaina
E’ possibile in alcuni casi identificare le cause dirette che determinano l’ipertensione. Tra queste:
- Malattie renali e alle ghiandole surrenali
- Uso di pillole anticoncezionali
- Stato di gravidanza
Il trattamento dell’ipertensione arteriosa può avere diversi approcci, orientati in più e diverse direzioni che comportano anche, in molti casi, evidenti cambiamenti di stili di vita.
Tra questi, i più incisivi, ci sono quelli relativi al regime dietetico, all’assunzione di farmaci e allo svolgimento di attività fisica.
Regimi dietetici per curare l’ipertensione
Nel caso in cui la misurazione della pressione sanguigna produca una lettura da cui si rilevano valori leggermente superiori ai normali, la migliore terapia possibile consiste nell’adottare un regime alimentare a basso contenuto di sale e nel praticare attività aerobica ed esercizi fisici che favoriscano la regolare circolazione del flusso del sangue e il conseguente abbassamento della pressione sanguigna.
In questo caso il sodio deve essere limitato, tenendo presente che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) consiglia di non superare, come dose, un cucchiaino al giorno. Una dieta a basso contenuto di sodio consente ad un iperteso di ridurre la pressione sistolica da 2 a 8 mm. Hg.
Un regime dietetico calibrato e povero di sodio è un prezioso alleato anche per i farmaci in quanto ne migliora gli effetti favorendo, così, l’abbassamento della pressione sanguigna.
E’ anche possibile eliminare del tutto il sale sostituendolo con alcune specifiche erbe ed evitando di consumare carne e alimenti in scatola
Importante assumere il potassio e il magnesio, sotto forma di integratori, in quanto sostanze che contribuiscono per la loro composizione a fare scendere i valori della pressione sanguigna, tenendo però presente che, in caso di problemi di insufficienza renale, il potassio non può essere somministrato.
La dieta DASH
Perfetta per un regime alimentare corretto e costruita su misura per i problemi di ipertensione, la dieta DASH consente di abbassare la pressione sistolica da 8 a 15 mm. Hg. facilitando, così, l’obiettivo di normalizzare i valori della pressione arteriosa.
DASH è l’acronimo inglese di Dietary Approaches to Stop Hypertension ed è una dieta il cui effetto benefico è riconosciuto a livello mondiale.
E’ un regime dietetico che prevede l’assunzione di 2000 calorie al giorno mangiando frutta, verdura e latticini a basso contenuto di grassi.
Se si è sovrappeso, seguire la dieta DASH, consente di eliminare l’eccesso del peso, che è una delle cause più comuni dell’ipertensione.
Di per se si tratta di un regime alimentare estremamente semplice, che si può riassumere in pochi punti:
- Mangiare più frutta e verdura e latticini a basso contenuto di grassi
- Ridurre drasticamente il consumo di alimenti ad alto contenuto di grassi e di colesterolo
- Mangiare pesce e carne di pollo
- Privilegiare alimenti integrali
- Limitare il consumo di sodio, dolci, bevande zuccherate e carni rosse.
Studi scientifici hanno dimostrato che in sole due settimane, seguendo la dieta DASH, i pazienti ipertesi ottengono l’abbassamento della pressione arteriosa.
Ecco alcuni suggerimenti per rendere ancora più efficiente la dieta DASH:
- A pranzo e a cena consumare sempre verdura e frutta. Evitare la frutta in scatola in quanto contiene lo zucchero.
- Fare uso di fagioli e legumi secchi in generale
- Ridurre l’uso del burro e della margarina utilizzando, il più possibile, come condimento l’olio extra vergine di oliva
- Consumare il latte parzialmente scremato o, meglio ancora, completamente ed evitare l’uso della panna da cucina.
- Durante gli spuntini mattutini e pomeridiani, sostituire patatine, merendine e snack con yogurt magro senza grassi, verdure crude e popcorn senza sale.
- Leggere le etichette degli alimenti e scegliere sempre i prodotti a basso contenuto di sodio.
Farmaci per l’alta pressione sanguigna
Sono diversi i farmaci che possono essere somministrati per l’ipertensione e i più utilizzati sono i seguenti:
Antagonisti del calcio
Abbassano la pressione rallentando l’apporto di calcio al cuore e alle pareti delle arterie e dei vasi sanguigni così che si possano allargare permettendo al sangue di scorrere più facilmente.
Inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE)
Allargano e dilatano i vasi sanguigni per favorire il passaggio del flusso del sangue riducendo lo sforzo del cuore e abbassando, di conseguenza, la pressione arteriosa,
Bloccanti del recettore dell’angiotensina
Producono gli stessi effetti dei farmaci ACE ma il meccanismo con cui agiscono è diverso.
Diuretici
Consentono l’eliminazione dei liquidi non necessari all’organismo attraverso le urine. Eliminando il sale e i fluidi in eccesso la pressione del sangue si abbassa e il cuore pompa più facilmente.
Beta-bloccanti
Bloccano gli effetti del sistema nervoso simpatico sul cuore.
Integratore Omega3
Non si tratta di un farmaco bensì di un integratore a base di pesce che apporta benefici alle malattie cardiache e favorisce l’abbassamento della pressione.
Qualora rimedi come il seguire una dieta povera di sale e sodio e il praticare attività fisica risultino non sufficienti per riuscire ad abbassare i valori della pressione arteriosa, la terapia farmacologica diventa inevitabile.
Se infatti, per lunghi periodi, la pressione sistolica ha registrato valori superiori ai 130 mm. Hg. producendo complicazioni agli organi vitali, ad esempio ai reni o alla retina, l’assunzione dei farmaci diventa inevitabile.
In questo caso si eviterà di somministrare medicinali a base di principi attivi quali i beta-bloccanti o i diuretici in soggetti diabetici o pur non essendo tali, con elevati valori di glicemia. Il medico, quindi, per questo tipo di pazienti disporrà una terapia farmacologica a base di un antagonista del calcio e di un bloccante del recettore dell’angiotensina, principi che producono effetti marginali sulla glicemia.
Non sempre l’assunzione di un unico farmaco è sufficiente a ridurre i valori della pressione alta e, frequentemente, il medico si trova nelle condizioni di dovere associare due o più farmaci per ottenere la massima protezione del cuore e dei vasi sanguigni.
Attività fisica per combattere l’ipertensione
L’esercizio fisico è uno dei migliori rimedi per abbassare la pressione sanguigna che permette anche di incrementare i benefici e l’efficacia di una eventuale terapia farmacologica in corso.
30 minuti al giorno per almeno 5 giorni alla settimana rappresentano la soglia minima di tempo che un paziente iperteso deve dedicare alla attività fisica.
Se frequentare una palestra non è di proprio gradimento e si preferisce svolgere altre attività motorie quali la danza e lo yoga piuttosto che il giardinaggio o le passeggiate a piedi, non ci sono problemi: tutto ciò che favorisce un’attività regolare del cuore e della circolazione è essenziale per migliorare le condizioni di un soggetto iperteso.
Tra le attività aerobiche, sicuramente il nuoto è tra le migliori ma se non si ha la possibilità di recarsi in una piscina o andare al mare, sicuramente la soluzione più semplice è quella di camminare a passo sostenuto per almeno 30 minuti al giorno, ottenendo così una diminuzione della pressione sistolica sanguigna fino a 15 mm. Hg.
Nel caso si abbia a difficoltà a trovare il tempo necessario per uscire di casa, la soluzione è prendere in considerazione la possibilità di fare ginnastica piuttosto che yoga o pedalare sulla cyclette, o camminare sul tapis roulant direttamente tra le mura domestiche negli orari più comodi per potersi dedicare tranquillamente al proprio benessere fisico.
E’ inoltre possibile suddividere i 30 minuti che si dovrebbero dedicare all’attività fisica in più e diversi momenti nell’arco della giornata, magari in tre fasi da 10 minuti ciascuna.
Se non si è abituati a svolgere esercizi fisici, è consigliabile iniziare a praticarli aumentando gradualmente la loro intensità e durata in modo da sentirsi sempre più in forma così da riuscire a mantenere abbassata la pressione sanguigna.
L’importante è mantenere costante nel tempo l’impegno di prendersi cura del proprio corpo praticando un’attività motoria che diverta ma soprattutto permetta di ottenere benefici fisici, che migliorino le proprie condizioni di salute e favoriscano la normalizzazione della pressione sanguigna alta.
Da tenere sempre presente che prima e dopo l’attività motoria, per chi soffre di pressione arteriosa, sono sempre necessarie sia la fase di riscaldamento che quella di raffreddamento. Si tratta di esercizi di base che permettono, in fase iniziale, l’innalzamento del ritmo cardiaco per farlo tornare alla normalità attraverso gli esercizi della fase di raffreddamento.
Utilissimo, per non dire obbligatorio, posizionare sul petto, sotto la camicia o la maglietta, un cardiofrequenzimentro per misurare la velocità dei battiti del cuore la cui lettura avviene in tempo reale, attraverso l’orologio-lettore avvolto intorno al polso.
Dal momento che farmaci come i beta-bloccanti o i bloccanti dei canali del calcio rallentano la frequenza cardiaca, è opportuno chiedere al medico curante il punto migliore del proprio corpo in cui posizionare il misuratore della frequenza cardiaca.
Importantissimo evitare sforzi inutili; se ci rende conto che svolgendo un determinato esercizio fisico si avverte una stanchezza eccessiva oppure capogiri, eventuali dolori al petto piuttosto che alle braccia o alla gola, fermarsi immediatamente, sedersi e riposarsi. Attenzione anche ai colpi di calore, soprattutto nel periodo estivo; nei giorni più caldi dell’anno è opportuno limitare l’attività fisica al minimo e, comunque, farlo al coperto in ambienti dotati di aria condizionata.
Trattamenti alternativi e naturali per l’ipotensione
Sono molti i trattamenti complementari e alternativi ritenuti, comunque, efficaci per il trattamento della ipertensione.
Può sorprendere, ma uno dei rimedi naturali più incisivi che influiscono sulle condizioni della pressione di un soggetto iperteso, è il sonno e il riposo.
Dormire 6-7 ore per notte, in modo tranquillo e sereno, produce effetti sorprendenti sulla pressione alta e, in generale, sulle condizioni di salute di un soggetto iperteso.
Ecco alcuni dei rimedi naturali per aiutare la pressione arteriosa ad abbassarsi:
L’aglio
Uno dei migliori rimedi naturali contro l’ipertensione, grazie ai suoi straordinari effetti sulla dilatazione delle arterie che impedisce la formazione di trombosi. E’ sufficiente inserire nella dieta quotidiana uno spicchio di aglio per ottenere concreti benefici.
Cioccolato fondente
Il beneficio che il cioccolato fondente apporta a chi soffre di bassa pressione arteriosa, è confermato dai test clinici e dagli studi scientifici svolti dai ricercatori dell’Università di Colonia in Germania.
La ragione di questi effetti positivi è da individuare nei flavonoidi, sostanza in grado di mantenere il cuore in buone condizioni. Consumare ogni giorno un quadretto di cioccolata fondente, è quindi la più buona e la più dolce delle medicine per chi soffre di ipertensione.
Frullato di limone e prezzemolo
Frullare un limone intero con tutta la sua buccia aggiungendo le foglioline di prezzemolo, consente di ottenere una bevanda diuretica che, se assunta al mattino, a digiuno, permette la rimozione dall’organismo delle sostanze nocive che provocano l’aumento della pressione arteriosa.
In alternativa, spremendo il succo del limone intero in una tazza contenente acqua tiepida si ottiene una bevanda da consumare, anche questa, a stomaco vuoto.
L’avena
Prodotto naturale che per chi soffre di ipertensione è un vero toccasana. L’elevata quantità di fibra solubile contenuta nell’avena è un importante aiuto per abbassare i valori della pressione alta oltre che per quelli del colesterolo.
Consumare, quindi, a colazione i fiocchi d’avena si trasforma in una irrinunciabile opportunità per tenere sotto controllo la pressione alta.
Lavanda, joboba e maggiorana
Questa è la ricetta per preparare una emulsione da spalmare sul petto, con lenti movimenti circolari, alla sera, prima di addormentarsi:
10 gocce di essenza di lavanda e, altrettante, di essenza di maggiorana diluite in 20 ml. di joboba.
Mixare gli ingredienti e l’emulsione è pronta all’uso.