Acufeni è il termine scientifico utilizzato per indicare il fastidioso ronzio alle orecchie. Si tratta di una condizione in cui il paziente può sentire rumori o suoni nelle orecchie e nella testa che non sono generati da alcuna fonte esterna.
Il magnesio prodotto dall’organismo umano protegge i nervi situati all’interno del padiglione auricolare, che determinano l’udito e consente di bloccare da parte delle cellule dell’orecchio la ricezione del glutammato, un neurotrasmettitore rilasciato in risposta alle onde sonore.
Quando queste cellule, chiamate ciliate, vengono danneggiate, aumenta la quantità di glutammato che ricevono, provocando così da parte loro il continuo invio di messaggi al cervello che dall’orecchio vengono percepiti come sibili o fischi continui, definiti, appunto, acufeni.
I rumori che provocano il ronzio all’orecchio dipendono da una serie di diverse e possibili cause come ad esempio:
- danni subiti dall’udito a causa di forti rumori
- perdita dell’udito a causa dell’età avanzata
- carenza di udito a causa di stress, trauma cranico, dolore al collo e colpo di frusta
- problemi collegati alla sinusite
- problemi di pressione alta o ipertensione.
Ronzio alle orecchie e pressione arteriosa
Soffrire di acufeni, di per sé, non è una malattia bensì il sintomo di una determinata patologia in corso come la pressione alta, che può effettivamente determinare il ronzio alle orecchie.
L’acufene è una condizione comune che colpisce il 10-15% della popolazione mondiale di cui circa il 6% ne soffre in modo particolarmente invasivo.
Il ronzio può essere avvertito da un solo orecchio o da ambedue. La forma più grave di acufeni può addirittura condurre alla perdita totale o parziale dell’udito (sordità).
Come è possibile che la pressione alta determini gli acufeni?
Il primo aspetto da tenere presente è che dietro le orecchie sono presenti molti vasi sanguigni così come sul collo e sulla testa; il secondo aspetto, invece, da evidenziare, è che la pressione alta è determinata dallo sforzo eccessivo che il cuore compie nel pompare il sangue.
Ne consegue che il rumore del flusso sanguigno all’interno e intorno all’apparato acustico emette un suono ben più elevato rispetto ai suoni che provengono dall’ambiente esterno circostante. Chi ne è colpito descrive il rumore come pulsante in quanto corrisponde al suono ritmico del battito cardiaco emesso dal cuore.
Gli acufeni possono, quindi, essere la conseguenza diretta di una condizione di ipertensione o di pressione alta.
L’ipertensione è una malattia di cui soffre un elevato numero di persone; pur non presentando alcun particolare sintomo, se non viene tenuta sotto controllo medico, è una patologia che può causare gravi danni ad organi vitali, quali i reni, il cuore e il cervello.
L’acufene è, comunque, un possibile segnale della presenza di uno stato di ipertensione e, individuata, quindi la possibile causa, resta da determinare cosa sia possibile fare per evitare l’insorgere del ronzio, perlomeno, limitarne al massimo la fastidiosa presenza.
Per prima cosa è indispensabile una visita medica per accertare che effettivamente sia la pressione alta la causa degli acufeni. Se il medico, misurata la pressione arteriosa, verifica un effettivo stato di ipertensione, provvederà a fornire al paziente i necessari suggerimenti per affrontare la patologia, stabilendo, secondo la gravità o meno della situazione, una eventuale terapia farmacologica a base di antipertensivi.
Sicuramente sono necessari e inderogabili dei cambiamenti di stile di vita per favorire l’abbassamento della pressione arteriosa e, conseguentemente, l’attenuazione e la progressiva scomparsa degli acufeni.
Il migliore modo per fermare o limitare il ronzio alle orecchie è sicuramente ridurre lo stress e l’ipertensione e, allo scopo, ecco alcuni suggerimenti da mettere in pratica per risolvere il problema degli acufeni:
- Controllare periodicamente la pressione sanguigna
- Ridurre l’assunzione di sale
- Praticare esercizi fisici e mentali di rilassamento come, ad esempio, lo yoga
- Utilizzare gli antidolorifici omeopatici
- Affidarsi a tecniche di rilassamento o di meditazione e praticare attività che possano distogliere la mente
- Evitare l’uso di aspirina in quanto aumenta l’intensità e la presenza degli acufeni
- Assumere il magnesio che è un ottimo antistress e calmante e che si trova in natura, in quantità elevate, in alimenti come spinaci, cipolla, aglio, noci e farina d’avena
- Inserire nella dieta alimenti contenenti vitamina A, in quanto lo zinco è un componente essenziale per combattere i radicali liberi e per il funzionamento del sistema immunitario.
- Assumere vitamina B12 contenuta in alimenti come i broccolo, prezzemolo,il fegato e la carne rossa
- Eliminare o ridurre drasticamente il fumo di sigaretta
- Abolire bevande a base di caffeina, a cominciare dal caffè, e di cola.
- Evitare di utilizzare i bastoncini di cotone per pulire l’interno delle orecchie
- Fare attenzione al volume del televisore e della radio, mantenendolo sempre a un livello medio